Come ci vedevano … come eravamo

ITALIANI? BRUTTA GENTE!
Come ci vedevano … come eravamo

Il laboratorio propone una riflessione sul tema della multiculturalità e sui fenomeni di razzismo e xenofobia di cui sono stati vittime gli italiani emigrati all’estero. Attraverso l’analisi di documenti ed immagini, i ragazzi potranno comprendere come nascono e quali sono le conseguenze dei pregiudizi nei confronti degli “stranieri”.
La riflessione si allarga al confronto tra l’Italia di ieri, paese di emigrati, e l’Italia di oggi, terra d’immigrazione: imparare dalle passate esperienze, dai problematici percorsi di integrazione e dai diritti negati dei nostri emigrati all’estero, può renderci cittadini maggiormente consapevoli della nostra società, oggi territorio d’incontro di correnti migratorie ed esperienze culturali disparate che ne modificano e caratterizzano la vita sociale e culturale.

In questo modo i ragazzi potranno riflettere sul concetto di “stereotipo” e di “etnocentrismo” e sulla necessità di decentrare il proprio punto di vista prima di giudicare: la conoscenza della nostra storia è il primo passo verso l’accoglienza e l’integrazione.


Disegno satirico della rivista Puck, fine Ottocento.

Quando Albert Einstein sbarcò negli Stati Uniti, come tutti gli emigrati, ricevette un modulo da compilare. Tra le molte domande cui bisognava rispondere ce ne era una che chiedeva: “A quale razza appartieni’” E lui rispose: “A quella umana!”

Percorso: visita guidata al museo e laboratorio
Durata: 2,5 ore
Costo: 6,00 euro a studente